Pittura Mista

Da Alfons Mucha a Final Fantasy, l’art nouveau che ha ispirato i manga e i videogame.

L’art nouveau, famosa anche come Liberty in Italia, è un movimento dell’800 le cui influenze sono ancora chiaramente presenti in molti ambiti artistici contemporanei

E non si può parlare di art nouveau senza parlare di Alfons Mucha, un artista ceco naturalizzato parigino. Mucha è iniziatore e simbolo di questo movimento, nato da opere inaspettatamente modeste: i manifesti pubblicitari. 

Il primo di questi meravigliosi manifesti fu realizzato nel 1894 per il Théâtre de la Renaissance di Parigi in occasione della prima del melodramma Gismonda

Poster per Gismonda, con Sarah Bernhardt – Alfons Mucha litografia 216 × 74.2 cm; 1894 Parigi

Mucha si trovava a Parigi già dal 1888, aveva studiato all’Académie Julian e lavorava come illustratore, ma questo manifesto fu il lavoro che capovolse la sua carriera d’artista.

Il manifesto per la Gismonda poteva essere uno dei tanti lavori da illustratore, ma Alfons dedica una tale cura e maestria a questa commessa da realizzare una vera opera d’arte di inconfondibile bellezza.

La città viene tappezzata col manifesto, e questo farà decollare la sua carriera. 

Savonnerie de Bagnolet – Alfons Mucha; litografia 51.5 × 37 cm; 1897 Parigi

Sarah Bernhardt, l’attrice protagonista dell’opera, stipula un contratto con Alfons, che produrrà per la superstar manifesti scenografie teatrali, costumi e gioielli per sei anni.

La fama di Alfons acquisita con la collaborazione dell’attrice gli procurerà commissioni molto importanti da industrie come la Nestlè e la Moët & Chandon. Ogni brand vorrà un manifesto pubblicitario fatto da lui, spopolando con la sue leggiadre figure femminili nell’Europa di fine ‘800.

È così che Alfons Mucha, pittore squattrinato di Moravia, è diventano l’emblema dell’art nouveau europea e fonte di ispirazione per molti altri artisti anche ai giorni nostri.

Nestlé Food for Infants- Alfons Mucha; litografia 72 × 34.5 cm; 1897
Moët & Chandon Crémant Impérial- Alfons Mucha; litografia 60.8 × 23 cm; 1899

Chi ha influenzato chi: Mucha e il giapponismo

Riproduzioni e Fan Art in stile Mucha sono molto comuni, ma a chi si è ispirato Alfons per realizzare i suoi dipinti? 

Nella seconda metà dell’800 tramite le rotte commerciali della Compagnia delle Indie, cominciarono a diffondersi in europa le stampe giapponesi ukiyo-e, ovvero stampe su carta realizzate con matrici di legno raffiguranti graziose donne giapponesi, scene di vita quotidiana e paesaggi naturali colmi di beatitudine. L’arte giapponese suscitò molto interesse negli artisti europei dalla quale presero ispirazione i più famosi del periodo, come Van Gogh, Klimt, Manet, Degas, e tra questi, anche Mucha.

Lo stile dell’ukiyo-e è evidente nelle opere di Mucha, i contorni netti, le linee sinuose, i colori sgargianti, l’asimmetria delle rappresentazioni sono tutte caratteristiche che accomunano lo stile di Mucha a quello del Sol Levante.

F. Champenois Imprimeur-Editeur – Alfons Mucha; litografia 67 x 49 cm; 1898

L’influenza di Mucha nell’arte pop

Ancora oggi lo stile di Mucha è molto diffuso, ma conobbe un vero e proprio boom negli anni ‘60, quando artisti americani come Stanley Mouse e il canadese Bob Masse, ripresero il suo stile Art Nouveau per creare poster e locandine di band rock e artisti come Janis Joplin, Dreadful Dead, e Pink Floyd. 

Grateful Dead Poster, Bob Masse; Luglio 1966/2016

Mucha e il Giappone, l’amore corrisposto

Quello che trovo veramente curioso, è come Alfons Mucha, influenzato dall’arte giapponese, sia lui stesso a distanza di cent’anni ad essere diventato fonte d’ispirazione per manga e videogame giapponesi. La sua estetica oltre ad avergli fruttato una vita di successi, e ad aver fatto il giro del mondo si rivela ancora oggi attuale.

Tra questi Yoshitaka Amano, il disegnatore dei personaggi di Final Fantasy non fa segreto di questo amore per Mucha, dalla quale ha attinto a piene mani per dar vita a uno degli scenari fantasy più famosi dai tempi della Playstation 1.

Yoshitaka Amano; Maten Acryl, Acquerello, Penna e inchiostro.

 

Yoshitaka Amano

Yoshitaka Amano non è l’unico, lo stile di Mucha viene ripreso da moltissimi autori, anche meno famosi, per illustrare le copertine di manga e merchandise delle saghe giapponesi.

Copertina Video Girl Ai, Vol.2, Masakazu Katsura – 1990
xxxHolic, CLAMP; Disegni di Tsubaki Nekoi, Mokona, Satsuki Igarashi; 2003
Sailor Moon, Shitajiki (cartolina, cartoncino)

Dalla Repubblica Ceca del 1800, Alfons Mucha e il suo stile hanno attraversato il mondo e il tempo. Nell’arte digitale le rappresentazioni che attingono alla sua estetica sono innumerevoli, Basta una occhiata su Pinterest per rendersi conto come la sua idea di bellezza sia tuttora attuale e apprezzata.

Per scrivere questo articolo mi sono informata qui: Documentario Mucha ; Mucha e le atmosfere Art Nouveau;