Guida

Godersi al meglio una visita al museo, 5 regole per appassionati e per chi deve convincere qualcuno a farsi accompagnare.

Per alcuni visitare un museo d’arte è una tortura. Certo, non tutti possono essere appassionati d’arte, ma vivo nella forte convinzione che l’arte non sia accessibile soltanto a chi ne capisce qualcosa. Alcuni artisti possono non piacere, e visitare un’intera mostra di un artista che non mi interessa sarebbe noioso anche per me che adoro passeggiare nei musei.

Ho fatto questa lista di regole immaginando tutte quelle volte che ho dovuto convincere il mio ragazzo ad accompagnarmi a visitare un museo (a lui non interessa per proprio niente) per rendere l’esperienza più positiva e rilassante possibile.

Foto di Riccardo Bresciani da Pexels

1. Organizzare la visita

C’è una bella differenza tra il voler visitare una mostra specifica o una mostra qualsiasi per scoprire nuovi artisti. Nel primo caso cerco di evitare di visitare un museo durante le giornate gratuite per evitare la calca o un sovraffollamento che renderebbe la visita meno rilassante. Se so che in città c’è un artista in esposizione che mi piace molto cerco di capire quale sarebbe la giornata con meno fila per poter entrare senza problemi, odio le file. A volte pur di evitare una fila di un’ora o due ci rinuncio proprio.

Voler visitare una mostra per nessun motivo in particolare, ma solo per il gusto di vedere qualcosa di nuovo è un’esperienza totalmente diversa.

L’ideale sarebbe farsi una vaga idea di quel che si sta per vedere, soprattutto se il costo del biglietto è consistente.

Spendere tanto per una mostra che lascia delusi, è una brutta sensazione, e se non siete dei visitatori di musei seriali potrebbe guastare il vostro entusiasmo per l’arte e disinteressarvi irrimediabilmente.

2.Trasmettere l’entusiasmo! Come comportarsi se il nostro accompagnatore non è un appassionato come noi.

Quando si tratta di visitare un museo d’arte in compagnia di neofiti, è importante farli appassionare per godersi appieno la visita.

Non sono una guida turistica e non sono nemmeno sempre sicura di quello che so, quindi cerco sempre di raccontare la storia dell’artista e delle sue opere nel modo più personale possibile, raccontando le curiosità e descrivendo le mie opere preferite provando così a trasmettere il mio interesse per creare un immagine invitante della mostra.

Quindi per cominciare consiglio di puntare sulle gallerie più famose e sulle collezioni con opere molto conosciute. Il mondo dell’arte è davvero immenso, e familiarizzare con opere con le quali siamo già entrati in contatto fa sentire molto più partecipi.

Foto di JULIO NERY da Pexels

3. Approfittate delle guide!

Se il museo ha a disposizione delle visite guidate, consiglio vivamente di usufruirne, io le preferisco anche quando voglio vedere le opere di artisti che conosco molto bene. Prediligo le visite guidate con una guida in carne e ossa piuttosto che quelle registrate, ma in entrambi i casi potreste capitare malissimo.

Non c’è niente di più frustrante di una pessima guida,  mi è capitato e mi hanno totalmente rovinato la visita. Purtroppo al riguardo è difficile farsi un’idea prima di recarsi al museo, quindi si tratta solo di fortuna.

Ci sono però delle organizzazioni di veri appassionati indipendenti dai musei che organizzano gruppi per le visite, ad esempio con Milano Guide o il FAI mi sono sempre trovata benissimo.

Sono sicura che ci sono svariati enti con alla quale rivolgersi per godervi al meglio la vostra visita.

 

4. Take it easy! L’importante è divertirsi

Molti si approcciano ai musei come se fossero maratone e giudicano negativamente chi salta opere o intere stanze. Ecco io faccio parte della seconda categoria descritta.

Non sentitevi in colpa se alcune opere non vi interessano e non vi sentite coinvolti abbastanza da dedicarci del tempo, tirate dritto senza vergogna!

È giusto godersi le opere che preferiamo, mi è capitato qualche volta di soffermarmi su ogni opera di una mostra per poi arrivare esausta verso la fine, perdendo interesse per artisti che avrei preferito ammirare più a lungo. Per esperienza, quando capito in sale o aree del museo che non mi trasmettono nulla vado oltre, senza sensi di colpa.

Preferisco di gran lunga sedermi quanto mi pare su un divanetto di fronte alla mia opera preferita e godermela in tutta tranquillità,  vi assicuro che è un approccio molto più rilassante (anche perché ci si riposa le gambe). Prima di una visita mi impongo di trattenermi nel museo per circa un’ora, ovviamente dipende da quanto è ampia la collezione (per gli Uffizi non sarebbe abbastanza). Diciamo che cerco sempre di non uscire dal museo completamente sfinita.

 

Foto di mentatdgt da Pexels

 

5. Spuntino post-mostra

Questa è una tappa fondamentale che non può mancare. Ho dei bellissimi ricordi di mostre che ho visitato di cui non saprei raccontare dettagliatamente cosa ho visto, ma la torta del bar è stata di gran lunga indimenticabile.

Dopo una lunga passeggiata in galleria non c’è niente di meglio che un buon cappuccino seduti al bar.

Alcuni musei hanno dei ristoranti e delle caffetterie esageratamente costose, e quelle preferisco evitarle. Alcuni hanno un servizio di caffetteria davvero eccezionale, ed è un vero peccato non approfittarne. Rilassarsi dopo una lunga passeggiata è quello che ci vuole per dare una degna conclusione alla nostra visita.

 

Come sono le tue visite al museo? Ti sei ritrovato nella mia guida? Se l’hai trovata utile o vuoi raccontarmi come organizzi le tue visite ai musei, scrivimi qui!

 

FOTO:

Foto di Copertina Una Laurencic da Pexels